Durante la pratica Yoga sostiamo nell’immobilità. Entriamo nell’Asana (postura del corpo) e rimaniamo.

Questo soprattutto per l’occidentale è un compito assai arduo. Pensiamo alla nostra vita di tutti i giorni, sempre di corsa, sempre in movimento.

Lo Yoga ci invita a fermarci e a stare, perché attraverso l’immobilità possiamo scoprire qualcosa di noi.

Possiamo entrare in contatto con il nostro corpo, con i pensieri che via via si presentano, con le nostre emozioni belle o brutte che siano.

E sostando nell’immobilità osserviamo come tutto cambia, si placa e si trasforma. Rimanendo nella posizione statica , lo Yoga ci invita a riscoprire la nostra umanità, i nostri pregi e i nostri difetti, ci spinge a stare con le nostre paure e sostando nell’immobilità impariamo ad accoglierle.

La staticità è la chiave per divenire padroni della nostra mente.

Impariamo che per essere felici non dobbiamo fare mille cose.

 

 

 

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