Se siete praticanti yoga vi sarà capitato di sentirvi dire frasi del tipo “tu pratichi yoga, sei sempre sorridente, sei sempre felice” oppure “tu che pratichi yoga vedi sempre tutto rosa, è sempre tutto bello”.
Ciò di cui vorrei parlare oggi è proprio questo, il mito dello Yogin sempre felice che vive su una nuvoletta lontano dal mondo.

Questa visione dello Yoga non corrisponde a ciò che questa meravigliosa e antica disciplina insegna. Lo Yoga ci propone un percorso all’ interno di noi stessi, ci propone di entrare in contatto con noi stessi senza filtri, senza sovrastrutture per osservare ciò che siamo veramente quando abbiamo fatto cadere la maschera.
Ci insegna ad accettare noi stessi con i nostri limiti, con le nostre paure, e di riflesso impariamo anche ad accettare la realtà che ci circonda, qualunque essa sia.
Un praticante o un insegnante di Yoga non smettono di soffrire o di dubitare, smettono semplicemente di combattere per accettare con serenità gli avvenimenti della vita.

Durante la pratica quando lavoriamo con le asana (posizioni del corpo) spesso ci troviamo ad affrontare i nostri limiti, il corpo che non risponde come vorremmo, l’immobilità prolungata che a volte fa nascere in noi la voglia di muoverci, di uscire dalla posizione, lo Yoga ci insegna a non scappare, a stare lì, nel nostro piccolo disagio, respiro dopo respiro e ad osservare come tutto cambia di momento in momento.
Personalmente credo che il mio incontro con lo yoga mi abbia regalato questa chiara visione della realtà, quindi quando qualcuno mi dice che vivo su una nuvoletta sorrido accolgo e vado avanti.

Essere luminosi nei pensieri e negli atti, essere in pace con il nostro vivere, senza desiderare questa o quella cosa, imparare a conoscersi e ad agire nel movimento della vita, queste sono le regole di vita che propone lo Yoga”

 Yoga Sutra