Alla base dello Yoga troviamo Yama e Niyama, ovvero le regole alle quali ogni yogi si attiene.

Esse sono dei principi universali, che si possono applicare ad ogni angolo del mondo, ad ogni cultura, in quanto trattano essenzialmente di rispetto, verità, accettazione, amore.

Spesso il praticante di yoga viene identificato come colui che siede a gambe incrociate, ad occhi chiusi e medita.

In fondo questo cliché ci allontana di molto da ciò che è lo Yoga in realtà, in quanto chiunque può sedersi in quella posizione e pensare ai fatti propri, al lavoro da fare, ai colleghi in ufficio che sono stati sgarbati e così via.

Praticare Yoga è rispettare delle regole di comportamento che diventano parte integrante della nostra vita.

Il sentiero dello Yoga descritto da Patanjali negli Yoga Sutra, inizia proprio da Yama e Nyama.

Questi principi sono divisi in due categorie:

Yama il rapporto con gli altri

Niyama il rapporto con noi stessi

Esse sono Yama:

  • Ahimsa non violenza

  • Satya verità

  • Asteya onestà

  • Brahmacharya continenza sessuale

  • Aparigraha non avidità

Niyama:

  • Saucha pulizia

  • Santosha accontentarsi

  • Tapas disciplina

  • Svadhyaya studio di sè

  • Ishvarapranidhana abbandono alla volontà divina

Queste regole, vanno comprese, recepite, assimilate, perché partendo da questi principi, impareremo, poco alla volta a sentirci parte di un Tutto.